Gatto del Bengala: il meraviglioso micio leopardato
Il gatto del Bengala, o Bengalese, è un gatto domestico dall’aspetto selvaggio. Si tratta infatti di una razza ibrida che incrocia un gatto domestico e un gatto selvatico, il gatto leopardo asiatico. Del primo conserva l’indole mansueta e socievole; del secondo sfoggia il manto “leopardato” e una corporatura lunga e robusta, che lo fanno sembrare un leopardo in miniatura.
Il gatto del Bengala è vivace, giocherellone e si affeziona molto al suo padrone. Scorrendo nelle sue vene sangue selvatico, occorre assecondare il suo istinto di libertà e l’esigenza di movimento.
Gatto del Bengala: un po’ di storia
Questo gatto ibrido ha un’origine piuttosto recente. Tutto ebbe inizio infatti nel 1963, quando la genetista statunitense Jean Mill incrociò un gatto domestico nero con un gatto leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis bengalensis), piccolo felino selvatico che ha il suo habitat naturale nel Sud-est asiatico.
Il Bengalese fu riconosciuto per la prima volta dalla TICA (The International Cat Association) nel 1986. In seguito la razza venne ammessa anche dalla GCCF (Governing Council of the Cat Fancy) nel 1997, dalla FIFe (Fédération Internationale Féline) nel 1999 e dalla CFA (Cat Fanciers’ Association) nel 2016.

Caratteristiche del Gatto del Bengala
Il gatto del Bengala, essendo una razza ibrida, è più grande di un normale gatto domestico. Può arrivare a pesare anche 7 kg e raggiungere l’altezza di 70 cm. Ha una struttura muscolare molto sviluppata, con zampe lunghe e muscolose. Le orecchie sono piccole, larghe alla base e arrotondate in punta, mentre i suoi occhi possono essere verdi o blu.
L’elemento distintivo della razza, come detto, è il manto maculato. I colori di base del mantello possono variare dall’arancio al dorato, dall’ocra al sabbia. Gli standard della razza riconoscono i disegni del mantello “marbled” e “spotted”.
Il disegno Marbled ricorda la trama “tigrata” di altre razze feline, mentre quello Spotted è il classico disegno “a rosetta” che richiama le macchie del mantello del gatto leopardo asiatico.
Un gatto pieno di energia e voglia di giocare
Il Bengalese è un gatto attento, curioso e socievole. Essendo anche intelligente, impara molto velocemente e ha bisogno di essere stimolato di continuo.
Per sfogare la sua inesauribile energia, il gatto del Bengala ama arrampicarsi, muoversi e giocare. Diversamente dagli altri gatti, si trova a suo agio anche con l’acqua. Se possibile, meglio farlo giocare in un giardino, l’ambiente ideale per le sue corse e simulazioni di caccia.
Il suo carattere dominante a volte rende difficile la coabitazione con altri gatti, soprattutto con quelli di indole molto territoriale. Per questo i suoi compagni ideali sono gatti “tranquilli”, come ad esempio il Persiano o il British Shorthair.

Quanto costa un Bengala
Si può acquistare un Bengala a un prezzo che va dai 1.200 € ai 1.600 €. Ma attenzione, se si vuole un vero Bengalese di razza, occorre farsi dare anche il Pedigree.
Per quanto riguarda il costo del suo mantenimento, non ci scostiamo dalla media degli altri gatti. Il Bengala non ha infatti bisogno di attenzioni particolari per quanto riguarda la cura del mantello e non necessita di controlli medici eccedenti quelli ordinari.
Essendo un animale goloso, si dovrà prevedere un extra budget per il cibo. Bisogna comunque limitare le porzioni, altrimenti tenderà a ingrassare.