Pet Therapy con i gatti: terapeuti a quattro zampe per bambini e anziani
I gatti sono preziosi alleati anche nella Pet Therapy (detta anche zooterapia), ossia la terapia dell’animale d’affezione.
La Pet Therapy rinforza le altre cure che il paziente deve seguire e può essere impiegata su soggetti affetti da diversi tipi di malattia. Il rapporto che si stabilisce tra la persona e l’animale è infatti in grado di tranquillizzare il paziente ed è particolarmente utile nelle occasioni in cui il malato non dimostra una collaborazione spontanea con il personale medico.
L’origine della Pet Therapy risale a molto tempo fa, intorno al XVII secolo, quando alcuni terapeuti inglesi consigliarono ai propri pazienti con problemi mentali di prendersi cura di piccoli animali domestici. Il risultato fu sorprendente: i pazienti iniziarono a migliorare il proprio autocontrollo e a sviluppare un maggiore scambio affettivo.
Queste teorie si sono poi evolute nel tempo, tanto che oggi la Pet Therapy è una terapia accreditata e diffusa, alla quale si affidano numerosi luminari della medicina.
Pet Therapy: i gatti e la loro capacità di trasmetterci fiducia
Da molto tempo ormai, i medici sostengono che i pet abbiano un ruolo incredibilmente positivo sui loro pazienti, in particolare su coloro che sono affetti da disturbi mentali e comportamentali. Secondo alcuni studi, la semplice presenza di un gatto all’interno di uno studio medico può calmare lo stato d’animo del paziente, riducendo le sue paure e trasmettendogli fiducia.
I gatti, in particolare, sembrano utili nel trattamento dell’ansia, del disturbo da stress post-traumatico e della depressione.
Anche i bambini affetti da autismo traggono grande beneficio dalla Pet Therapy con i gatti. Normalmente questi pazienti faticano a rapportarsi con le persone, mentre con i gatti sviluppano una relazione grazie alla quale si sentono protetti e liberi di esprimersi.
Infine, i gatti sembrano avere un effetto eccezionale anche sulle persone anziane affette da Alzheimer e Demenza senile, poiché prendersi cura degli animali rallenta lo sviluppo della malattia. Sforzarsi di ricordare quando dare da mangiare al proprio gatto, ad esempio, aiuta gli anziani a mantenere allenata la mente.

Un gatto per amico: gli ormoni della felicità
Vi è mai capitato di passare un’intera giornata ad accarezzare il vostro gatto e di chiedervi perché stare con lui vi facesse così bene?
Secondo lo Stroke Center dell’Università di Minnesota, convivere con un gatto porterebbe il padrone a combattere ansia e stress, arrivando addirittura a “proteggere” il suo cuore.
Grazie ad alcuni studi, i ricercatori hanno scoperto che quando accarezziamo un gatto il nostro cervello rilascia un quantitativo considerevole di “ormoni della felicità” (serotonina), riducendo quelli legati allo stress.
Non esistono razze specifiche con le quali svolgere la Pet Therapy: i gatti devono semplicemente essere sani, amichevoli e molto pazienti.